domenica 6 aprile 2014

TIMI E LA DISABILITA'

Filippo Timi torna al Teatro Parenti di Milano con lo spettacolo “Skianto” sul tema della disabilità mentale. Devo dire che dopo il Don Giovanni, che mi aveva un po' deluso, questo monologo mi ha, invece, convinto. M'ha incuriosito, in primis, la scelta di parlare di un argomento delicato come quello della disabilità mentale. Timi è la voce interiore di un ragazzo che è privo di parola e ha anche delle difficoltà muoversi autonomamente. Pensieri, emozioni, desideri che non hanno la possibilità di uscire, ma che ci sono. Il personaggio che ci presenta l'attore è “handicappato”, ma anche ironico, tenero. I dialoghi forse, sono proprio il punto di forza di questo spettacolo, c'è una certa poesia, la nascita viene descritta come l'abbraccio tra una pallina e un girino e delle sopracciglia sono come nuvole. Si parla, con delicatezza, della rassegnazione dei genitori che accudiscono il loro “eterno bambino” e anche della solitudine delle persone disabili, ma senza falsi pietismi. La scenografia coloratissima, come al solito. C'erano anche diversi “carrozzati”.

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