Dopo l’approvazione del registro delle unioni civili, la7
trasmette il film-documentario L’amore e basta di Stefano Consiglio.
Il
film nasce da un precedente lavoro di Consiglio , Il futuro comizio infantile,
che cercava di raccontare l'immaginario dei bambini parlando della guerra, della
religione, della scuola, del denaro e anche del sesso. A un certo punto Consiglio ha chiesto ai bambini cosa
significasse la parola omosessuale e loro hanno risposto con naturalezza che si
trattava di persone che si vogliono bene.
Da Alessandro e Marco (due studenti universitari di
Catania) a Nathalie e Valérie (che, con la loro figlia Sasha, vivono a
Versailles) a Emiliana e Lorenza (nella Bassa Padana tra Parma e Mantova), i
protagonisti di queste storie sono coppie che vivono felicemente insieme da
molti anni, sfatando così il mito dell’incapacità per gay e lesbiche di avere
relazioni lunghe e durature. Catherine e Christine, infatti sono due
sessantenni che stanno insieme da vent’anni a Parigi mentre Lillo e Claudio
vivono insieme da diciassette anni in un paesino vicino Roma; da “soli” sette
anni Thomas e Johan vivono felicemente a Berlino. Dai quartieri popolari di
Palermo (dove vivono e lavorano Gino e Massimo) al 14° arondissement di Parigi
(dove Gaël e William gestiscono il loro ristorante) fino a Maria e Marisol
(legalmente sposate) che vivono nella campagna vicino a Barcellona con i loro
bambini: un maschietto di otto anni e due gemelline di sei.
In
mezzo ai ricordi dei primi batticuore si inseriscono i pianti, i tremori e la
rabbia per la sofferenza di non vedere garantito il diritto al matrimonio
(almeno in Italia, ma Consiglio porta l'esempio di una coppia spagnola sposata)
o i dubbi sull'adozione di un bambino che crescerà senza figura paterna. Anche
la religione diventa una questione di fede personale. E gli omosessuali
rivelano una spiritualità privata che crede nell'esistenza di un dio ma senza
aderire all'integralismo di un dogma particolare: Dio ama e accoglie tutti, gli
uomini sbagliano e creano stereotipi e discriminazioni. L'idea della famiglia
tradizionale imposta dal cattolicesimo viene così sbancata dall'alternativa di
coppie formate da due donne o due uomini insieme. Uno smacco all'ordine
clericale e allo stesso tempo, un commovente inno all'amore che supera barriere
e convenzioni sociali.
Nessun commento:
Posta un commento