martedì 31 luglio 2012

L'AMORE E BASTA


Dopo l’approvazione del registro delle unioni civili, la7 trasmette il film-documentario L’amore e basta di Stefano Consiglio.
Il film nasce da un precedente lavoro di Consiglio , Il futuro comizio infantile, che cercava di raccontare l'immaginario dei bambini parlando della guerra, della religione, della scuola, del denaro e anche del sesso. A un certo punto Consiglio ha chiesto ai bambini cosa significasse la parola omosessuale e loro hanno risposto con naturalezza che si trattava di persone che si vogliono bene.
 Da Alessandro e Marco (due studenti universitari di Catania) a Nathalie e Valérie (che, con la loro figlia Sasha, vivono a Versailles) a Emiliana e Lorenza (nella Bassa Padana tra Parma e Mantova), i protagonisti di queste storie sono coppie che vivono felicemente insieme da molti anni, sfatando così il mito dell’incapacità per gay e lesbiche di avere relazioni lunghe e durature. Catherine e Christine, infatti sono due sessantenni che stanno insieme da vent’anni a Parigi mentre Lillo e Claudio vivono insieme da diciassette anni in un paesino vicino Roma; da “soli” sette anni Thomas e Johan vivono felicemente a Berlino. Dai quartieri popolari di Palermo (dove vivono e lavorano Gino e Massimo) al 14° arondissement di Parigi (dove Gaël e William gestiscono il loro ristorante) fino a Maria e Marisol (legalmente sposate) che vivono nella campagna vicino a Barcellona con i loro bambini: un maschietto di otto anni e due gemelline di sei.
In mezzo ai ricordi dei primi batticuore si inseriscono i pianti, i tremori e la rabbia per la sofferenza di non vedere garantito il diritto al matrimonio (almeno in Italia, ma Consiglio porta l'esempio di una coppia spagnola sposata) o i dubbi sull'adozione di un bambino che crescerà senza figura paterna. Anche la religione diventa una questione di fede personale. E gli omosessuali rivelano una spiritualità privata che crede nell'esistenza di un dio ma senza aderire all'integralismo di un dogma particolare: Dio ama e accoglie tutti, gli uomini sbagliano e creano stereotipi e discriminazioni. L'idea della famiglia tradizionale imposta dal cattolicesimo viene così sbancata dall'alternativa di coppie formate da due donne o due uomini insieme. Uno smacco all'ordine clericale e allo stesso tempo, un commovente inno all'amore che supera barriere e convenzioni sociali.


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