giovedì 10 maggio 2012


LA STRAORDINARIA STORIA DI JAWAD

Siete in un periodo no? Dovete “riprendere in mano” la vostra vita? Un libro che vi consiglio di leggere è La Fortuna non esiste – Storie di uomini e donne che hanno avuto il coraggio di rialzarsi
del giornalista/scrittore Mario Calabresi.
Delle esperienze di vita raccontate nel libro, la più sorprendente e commuovente (almeno per me...) è quella di Jawad. La storia narra di un bambino poliomielitico di Kabul, incapace di stare in piedi, completamente analfabeta fino a 13 anni, che per amore di una cartella e di una scatola di matite colorate riesce a convincere un medico a farlo studiare e a farlo camminare. Racconta di come il ragazzino abbia bruciato le tappe a una velocità mai vista, tanto da riuscire in dieci anni a imparare quattro lingue, ad essere capace di programmare un computer, a superare le scuole elementari, le medie, il liceo, ad approdare con un aereo militare in un college europeo e poi a laurearsi in un'università americana. Alla domanda di Calabresi su cosa voglia fare da grande, il ragazzo risponde: “La mia filosofia è quella del fixer, il riparatore: se c'è qualcosa che non funziona bisogna trovare cos'è, cosa manca e risolvere il problema. Ecco vorrei fare questo nella vita, magari nel mio Paese, lì le cose che non funzionano non mancano di certo... Avrai capito che la mia attitudine non è di lamentarmi o aspettare l'intervento di Dio o dello Stato. Certo, puoi anche passare la vita a piangerti addosso, ma non vai da nessuna parte”. Jawad, è uno dei tanti, che dimostra che la determinazione e lo spirito positivo possono davvero portare a risultati impensabili!

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